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🧠 DexNet: quando la “decentralizzazione” è solo una parola.

La verità su Dexnet

Analisi tecnica e spiegazione chiara per capire cosa si nasconde dietro l’Internet “DeFi” di DexNet


Negli ultimi mesi, molti utenti — soprattutto nuovi nel mondo crypto — si sono imbattuti in DexNet, un progetto che promette un “Internet decentralizzato”, ricompense automatiche e guadagni generati da una rete di nodi distribuiti in tutto il mondo.


Sulla carta, suona come l’evoluzione naturale della DeFi. Ma quando si analizza il codice e l’architettura del progetto, emergono molti punti critici che chiunque, anche senza competenze avanzate, può imparare a riconoscere.


🔍 1️⃣ Il contratto: il punto da cui parte tutto


Il token DEXNET esiste davvero su Binance Smart Chain, e il contratto è verificato pubblicamente su BscScan.A prima vista, tutto sembra in regola: librerie OpenZeppelin, codice pulito, supply fissa da 3 miliardi di token.


Ma basta leggere un po’ più a fondo per capire che qualcosa non torna.

Nel codice c’è una funzione chiamata addBlackList(), che permette al creatore del token — il cosiddetto owner — di bloccare qualsiasi indirizzo.Un wallet inserito in questa lista non può più muovere i propri token.


E non si tratta di un blocco temporaneo:


❌ la blacklist è permanente finché l’owner non decide di rimuoverla manualmente.


Non esiste un registro pubblico che mostri chi è stato bloccato, né un sistema di voto che decida chi lo sarà. È tutto nelle mani di una sola persona. E in un progetto che si definisce “decentralizzato”, questo è il primo campanello d’allarme.


⚙️ 2️⃣ Governance centralizzata: una sola chiave per tutto


Nel contratto DEXNET, la proprietà è gestita da una semplice estensione di Ownable, una libreria standard di Solidity. Questo significa che l’unico a poter eseguire azioni critiche è l’owner, cioè l’indirizzo che ha creato il contratto, ovvero il proprietario.

Non esiste una DAO (Decentralized Autonomous Organization),cioè un sistema di governance in cui le decisioni vengono prese da una community tramite votazioni on-chain.


In parole povere:


  • nessuno può votare,

  • nessuno può controllare,

  • e nessuno può impedire che l’owner blocchi indirizzi o cambi proprietà del contratto.


👉 Una vera decentralizzazione non funziona così. La forza della blockchain sta nella trasparenza e nella distribuzione del potere, non nel centralizzare tutto in un unico wallet.


💰 3️⃣ Il modello multilivello: ricompense e reclutamento


DexNet non si presenta solo come un token, ma come un vero e proprio network marketing multilivello (MLM). Gli utenti acquistano un dispositivo chiamato DEX Node e vengono premiati con token DEXNET o USDT in base al proprio “livello di partecipazione” e al reclutamento di nuovi membri.


Il problema? Non esistono prove on-chain che confermino la reale esistenza di un sistema di reward automatico. Non c’è nessun smart contract dedicato a distribuire le ricompense. E questi sono dati che in Blockchain si trovano se esistono, altrimenti non esistono e questo è il caso di dexnet.

Tutto lascia pensare che la gestione dei premi avvenga off-chain, tramite database e server centralizzati. In pratica, le “ricompense” vengono decise e inviate manualmente dall’azienda.


Questo significa che, tecnicamente, il processo non è verificabile sulla blockchain —e tu devi fidarti di chi controlla il sistema. Che è esattamente ciò che la DeFi vuole superare.

🌐 4️⃣ L’“Internet decentralizzato” che non esiste


La promessa più grande di DexNet è quella di costruire un “Internet decentralizzato”. Una rete in cui i DEX Node comunicano tra loro in modo diretto, senza passare da server centrali.

Ma in realtà:

  • non esiste nessun codice open-source pubblico;

  • non c’è alcun protocollo peer-to-peer (P2P) documentato;

  • e i dispositivi “DEX Node” sembrano essere semplici mini-PC Android, senza un software di rete decentralizzato installato.


In un vero Internet DeFi, chiunque può scaricare il software, connettersi e verificare la rete in autonomia. Qui, invece, tutto passa attraverso server privati e API controllate. Non è decentralizzazione, è centralizzazione travestita da innovazione.


🧮 5️⃣ Reward Pool e sostenibilità economica


DexNet dichiara di distribuire le ricompense da un “Reward Pool” che si alimenta con le vendite dei nodi e le commissioni dell’ecosistema. Ma ancora una volta, non esiste un contratto pubblico che gestisca questo pool.


In un sistema realmente trasparente, il reward pool è un indirizzo verificabile su blockchain, dove chiunque può vedere:

  • quante risorse contiene,

  • da dove arrivano i fondi,

  • e come vengono distribuiti.


Nel caso di DexNet, non è così. Le ricompense dipendono dall’ingresso di nuovi utenti e dalle vendite dei dispositivi. Quando il flusso di nuovi membri rallenta, anche i premi diminuiscono. È il classico segnale di schema piramidale a rischio collasso.


⚖️ 6️⃣ Confronto con i veri progetti decentralizzati


Per capire la differenza tra marketing e realtà, confrontiamo DexNet con due reti veramente decentralizzate: Helium e Filecoin.

Caratteristica

Helium (HNT)

Filecoin (FIL)

DexNet (DEXNET)

Codice open-source

Protocollo P2P reale

Reward automatizzato su blockchain

DAO / Governance comunitaria

Hardware realmente connesso alla rete

✅ (Hotspot LoRaWAN)

✅ (Storage Provider)

⚠️ (Mini-PC non verificabile)

Trasparenza on-chain

✅ Totale

✅ Totale

❌ Nessuna

Sostenibilità economica

🟢 Basata su uso reale

🟢 Basata su domanda storage

🔴 Basata su reclutamento

Helium e Filecoin sono reti aperte e verificabili. Chiunque può partecipare, connettersi e leggere in tempo reale come vengono gestite le ricompense. DexNet, invece, si basa su fiducia cieca e marketing multilivello.


🧩 7️⃣ Il rischio reale per i nuovi utenti


Chi si avvicina per la prima volta al mondo crypto tende a fidarsi del linguaggio tecnico e delle promesse di guadagno “automatico”.Ma quando un progetto:

  • non ha un codice pubblico,

  • non ha una DAO,

  • e basa tutto sul reclutamento…

…non stai partecipando a una rete decentralizzata, ma a un sistema centralizzato sotto mentite spoglie.


E il giorno in cui l’azienda decide di chiudere i server o disattivare gli account, la blockchain non potrà salvarti —perché non stai interagendo con la blockchain, ma con un pannello privato che la imita.


🔚 Conclusione


DexNet si presenta come un progetto rivoluzionario, ma analizzandolo tecnicamente per quello che è,si rivela un ecosistema fortemente centralizzato, opaco e dipendente dal reclutamento.


La lezione per tutti — soprattutto per chi è agli inizi — è semplice: prima di fidarti di un progetto, leggi il contratto, cerca i codici open-source, e verifica se davvero puoi partecipare alla rete senza permesso.


La vera decentralizzazione non ha bisogno di autorizzazioni. Non blocca indirizzi. E soprattutto, non ti chiede di reclutare nessuno per funzionare.


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