top of page

Vengono davvero dal Mining i Bitcoin di DBM?

Documenti, contratti e blockchain: cosa si può verificare davvero.


Disclaimer iniziale: Questo articolo è il risultato di un'analisi documentale e blockchain condotta dal team di International Crypto Academy. Tutti i documenti citati sono pubblicamente accessibili o sono stati forniti direttamente da un incaricato DBM. L'analisi on-chain è verificabile da chiunque sulla blockchain pubblica.


Presentiamo fatti verificabili e lasciamo al lettore trarre le proprie conclusioni.


Come siamo arrivati a questa analisi


Qualche settimana fa, un membro del nostro team è stato contattato da un incaricato di DBM Italia che gli ha proposto un'opportunità di "investimento" nel mining di Bitcoin e Kaspa. Come sempre facciamo quando ci viene presentata un'opportunità nel mondo crypto, abbiamo chiesto documentazione dettagliata.


L'incaricato, in totale buona fede, ci ha fornito:


  • Il piano compensi completo

  • I contratti di noleggio

  • La lettera di incarico per diventare Incaricato alle Vendite

  • Il regolamento sull'utilizzo dei social

  • Le condizioni generali di contratto

  • Il proprio wallet Bitcoin per "dimostrare i guadagni"


È stato proprio quest'ultimo punto a farci scattare il campanello d'allarme.


Cosa abbiamo scoperto: l'analisi blockchain


Quando qualcuno ci dice "guarda quanto guadagno dal mining", la prima cosa che facciamo è verificare sulla blockchain. La bellezza (e il "problema" per chi mente) delle criptovalute è che tutto è tracciabile e verificabile pubblicamente.


Ci hanno fornito un wallet che secondo loro riceveva pagamenti dal mining, per il momento e tutela dell'incaricato non forniremo pubblicamente gli hash delle transazioni ma se serviranno a chi di dovere non avremo problemi a dare tutti i dati. Ma vi facciamo vedere il flusso:


mining bitcoin DBM

Il problema: questi Bitcoin NON vengono dal mining

Quando analizzi transazioni provenienti da mining vero, vedi un pattern specifico:


I fondi arrivano direttamente da coinbase transactions (le transazioni che creano nuovi Bitcoin)

Oppure da wallet di mining pool conosciute (F2Pool, AntPool, Foundry, ecc.)

Hanno una "storia" tracciabile che parte dalla blockchain Ecco una transazione reale derivata dal mining:

mining bitcoin DBM

Non ci capirai nulla ma ti spiego lo stesso, è importante che tu faccia un confronto reale! 1. "Coinbase (Bitcoin Appena Generati)"


Questo è il "certificato di nascita" di nuovi Bitcoin. Viene creata SOLO quando un miner trova un blocco valido.


2. L'Input Speciale

⬜_⛏mmZX2Q▯C⛏␀␀␀/F2Pool/g␀␀␀␀␀␀␀␀␀...

Questo è l'input coinbase - nota:

  • ⛏ = simbolo mining

  • /F2Pool/g = firma della mining pool (F2Pool)

  • Gli altri caratteri sono dati arbitrari che il miner può inserire

Questo campo esiste SOLO nelle coinbase transactions! Non può essere falsificato.


3. Gli Output (Destinazioni dei BTC appena creati)

Output 1:

1K6KoYC69NnafWJ7YqtrpwJxBLijjWqwa6
546 sats

Probabilmente fee o pagamento secondario.

Output 2:

1AfCc4F9c4VTYsE31PUe2kUEKs6ZxiDjxm
312.918.213 sats (3.12 BTC circa)

Questo è il wallet della pool F2Pool che riceve la block reward (6.25 BTC + fee).

Output 3-8: Tutti marcati OP_RETURN con 0 sats → Sono metadati (non pagamenti), usati per memorizzare informazioni extra nel blocco.


4. Totale Output

312.918.759 sats = 3.12918759 BTC

Questo è quanto F2Pool ha ricevuto per aver minato questo blocco.



CONFRONTO DIRETTO:

MINING VERO (questa immagine)

DBM (le transazioni sopra)

Input: Coinbase (nuovi BTC)

Input: CoinPayments (trasferimento)

Firma pool: /F2Pool/ visibile

Nessuna firma pool

Output: Va a wallet pool

Output: Va a wallet cliente

Tracciabile: Block → Pool → Miner

Tracciabile: Revolut → Cliente

Verificabile: Coinbase TX unica

Non verificabile: Transazione normale


Quindi, analizzando le transazioni DBM, abbiamo scoperto che:


Tutte le transazioni provengono da CoinPayments, un payment processor

CoinPayments richiede KYC obbligatorio per tutti i merchant (identità verificata)

Risalendo la catena di transazioni, i fondi originano da Revolut.


Non c'è NESSUNA traccia di attività di mining


In parole semplici: DBM Italia sta dicendo ai clienti che stanno ricevendo Bitcoin dal mining, ma in realtà stanno ricevendo Bitcoin di cui non sappiamo la provenienza.


Sono aperta, con l’azienda stessa a proseguire l’analisi on-chain per verificare i passaggi prima di arrivare a Revolut( se ci sono). 


Come funziona DBM Italia: analisi del modello di business


Dopo aver scoperto questa criticità fondamentale, abbiamo analizzato tutta la documentazione fornita. Ecco cosa abbiamo trovato.


1. La struttura: Network Marketing


DBM Italia opera attraverso un sistema di vendita diretta a domicilio (regolato dalla Legge 173/2005), con una struttura MLM (Multi-Level Marketing) molto articolata.


I prodotti venduti


A) Mining Hardware (in noleggio)

DBM offre il "noleggio" di potenza di calcolo per il mining di tre criptovalute:

Bitcoin Miners (durata: 36 mesi)


Kit Bronze: €625 (1/32 di macchina)

Kit Silver: €1.250 (1/16)

Kit Gold: €2.500 (1/8)

Kit Platinum: €4.500 (1/4)

Kit Supreme: €8.650 (1/2)

Kit Legend: €16.900 (1 macchina intera)


Avvio mining: 20 giorni dal pagamento

Kaspa Miners (durata: 48 mesi)


Bronze: €844

Silver: €1.688

Gold: €3.375

Platinum: €6.750

Supreme: €13.500

Legend: €25.900


Avvio mining: 45 giorni dal pagamento

Litecoin Miners (durata: 36 mesi + rinnovo automatico)


Prezzi simili alla gamma Kaspa


B) Integratori "Loomi"

Una linea di integratori alimentari presentati come prodotto complementare:


One Box (7pz): €226

Two Box (14pz): €452

Three Box (21pz): €678

Six Box (42pz): €1.355


C) Pacchetti formativi mensili


Smart Pack: €118,34/mese

Élite Pack: €181,78/mese


Per poter guadagnare commissioni dalla rete, è obbligatorio mantenere attivo uno di questi abbonamenti.

La struttura di guadagno: 14 livelli di qualifica

Il piano compensi prevede una gerarchia di 14 livelli:


Starter → Fee amministrativa (€50)

Associate Junior → 900 CP

Associate → 1.800 CP

Associate Senior → 3.600 CP

Builder → 7.200 CP

Builder Elite → 17.800 CP

Sapphire → 45.000 CP

Ruby → 178.000 CP

Emerald → 450.000 CP

Diamond → 1.000.000 CP

Chairman → 1.500.000 CP

Crown → 2.000.000 CP


(1 CP = circa €10 di fatturato generato)

I bonus: dove sta il vero guadagno

Il sistema prevede 6 tipi di bonus:

1) Direct Bonus - 15%

Quando fai iscrivere qualcuno direttamente, ricevi il 15% di quanto spende.

Esempio dal piano compensi:


Luca noleggia €3.000 → guadagni €450

Maria noleggia €3.000 → guadagni €450

Marco noleggia €2.000 → guadagni €300

Totale: €1.200


2) Team Bonus - 0,5% fino al 20%

Guadagni su TUTTO il fatturato generato dalla tua rete, a profondità infinita, calcolato per differenza tra il tuo livello e quello dei tuoi downline.

Esempio:


Tu sei Emerald (14%)

Marco nella tua rete diventa Sapphire (8%)

Tu guadagni il 6% (14%-8%) su tutto il fatturato generato da Marco e dalla sua rete


3) Matching Bonus - 5%

Solo da livello Sapphire in su, guadagni sul Team Bonus dei tuoi primi 3 livelli genealogici, distribuito per "share".

4) Leadership Bonus - 0,5%

Ogni 3 mesi, bonus sullo 0,5% del fatturato TOTALE dell'azienda, distribuito per pool:


Crown Pool: 17%

Chairman Pool: 17%

Diamond Pool: 20%

Emerald Pool: 13%

Ruby Pool: 13%

Sapphire Pool: 20%


5) Lifestyle Bonus - 0,5%

Bonus mensile fisso basato sul fatturato genealogico 60/40:


Sapphire: €250/mese (con €80.000 di fatturato)

Ruby: €500/mese (€140.000)

Emerald: €750/mese (€200.000)

Diamond: €1.000/mese (€260.000)

Chairman: €1.500/mese (€380.000)

Crown: €2.000/mese (€500.000)


6) DBU Stability Bonus

Sistema di bonus aggiuntivi in scala da €150 a €500.000, con requisiti di team attivi (da 5 a 46.000 abbonati attivi).


2. Il problema: l'enfasi è sul recruitment, non sul prodotto


Analizzando il piano compensi, è evidente che il vero guadagno non viene dal mining, ma dal reclutare altre persone.


Facciamo due conti:

Scenario A: Solo mining


Compri Kit Platinum Bitcoin: €4.500

Aspetti il mining per 36 mesi

Guadagno potenziale: variabile (ma lo scopriremo dopo quanto è opaco)


Scenario B: Recruitment


Fai iscrivere 10 persone con Kit Platinum: €45.000 di volume

Direct Bonus (15%): €6.750

Team Bonus: variabile in base ai loro acquisti successivi

Matching, Leadership, Lifestyle bonus aggiuntivi


È matematicamente più conveniente reclutare che minare.


Le clausole contrattuali: un campo minato per il cliente

Abbiamo analizzato riga per riga i contratti che DBM fa firmare. Ci sono clausole che definire "aggressive" è un eufemismo.


1. Esclusione totale del diritto di recesso

Art. 6.2 - Condizioni Generali di Noleggio:


"Il Cliente che agisce in qualità di Consumatore ha diritto di recedere dal presente Contratto entro il termine di quattordici (14) giorni dalla conclusione dello stesso, esclusivamente nel caso in cui il pagamento del servizio sia stato effettuato mediante strumenti diversi dalla Criptovaluta"


In pratica: se paghi in Bitcoin, addio diritto di recesso.

Questo potrebbe essere un chiaro tentativo di aggirare il Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005), che prevede il diritto di recesso per acquisti a distanza. L'esclusione citata nell'Art. 59 lettere b) e o) riguarda:


Contratti finanziari su strumenti soggetti a fluttuazioni di mercato

Contenuti digitali su supporto non materiale


Ma qui stiamo parlando di noleggio di hardware fisico, non di prodotti digitali. L'esclusione è probabilmente illegittima.


2. Durata vincolante senza vie d'uscita

Art. 6.1:


Bitcoin: 36 mesi vincolanti

Kaspa: 48 mesi vincolanti

Litecoin: 36 mesi + rinnovo automatico a tempo indeterminato fino a quando "il valore della produzione supera i costi"


Traduzione: una volta dentro, sei bloccato. E per Litecoin, potenzialmente per sempre.

Art. 6.1 lettera e):


"DBM ITALIA, fatta salva ogni altra iniziativa prevista dalle presenti CGN, ha facoltà di risolvere il Contratto nelle ipotesi espressamente previste come causa di risoluzione contrattuale"


Loro possono uscire quando vogliono. Tu no.

3. Limitazione di responsabilità assurda

Art. 14.7 - Limitazione di responsabilità:

DBM NON è responsabile per:


  • Danni derivanti da malfunzionamenti delle Mining Pool

  • Danni derivanti da negligenza di terzi

  • Mancato rispetto dei termini contrattuali

  • Accesso non autorizzato al software

  • Cambiamenti legislativi

  • Oscillazioni del valore delle criptovalute

  • Omessa dichiarazione fiscale da parte dell'utente (!)


In pratica: DBM non risponde di NIENTE.

Art. 14.6:


"Con riferimento al contenuto delle presenti CGN, DBM ITALIA non fornisce alcun tipo di garanzia, espressa o implicita, di commerciabilità della Produzione, di idoneità del servizio per un particolare scopo"


Zero garanzie. Su tutto.

4. La penale da €20.000 per "commenti denigratori"

Art. 14.3 - Divieti:


"Durante la durata del Contratto e per un periodo di 12 mesi successivi, l'Utente accetta di non intraprendere alcuna azione che abbia lo scopo e/o possa direttamente ovvero indirettamente danneggiare DBM ITALIA nonché la sua reputazione. [...] Per la violazione del prescritto divieto l'Utente sarà tenuto al pagamento in favore di DBM ITALIA di una penale di euro 20.000,00= (ventimila/00), salvo il risarcimento del maggior danno."


Questa clausola è una chiara limitazione della libertà di espressione.

Significa che se:


  • Scrivi una recensione negativa su TrustPilot

  • Racconti la tua esperienza su Facebook

  • Avverti altri utenti di problemi riscontrati

  • Condividi questo articolo dicendo "sono d'accordo"


Rischi una penale di €20.000.

Questa clausola è probabilmente vessatoria e nulla ai sensi dell'Art. 33 del Codice del Consumo, ma serve a intimidire e zittire i clienti scontenti.

5. Modifica unilaterale del contratto

Art. 9.3:


"Il Cliente riconosce in capo al Fornitore il potere di modifica unilaterale del Contratto in considerazione di sopravvenienze che alterino significativamente l'assetto di interessi stabilito nel contratto [...] In particolare, il Cliente riconosce ed accetta sin d'ora che il Fornitore possa unilateralmente modificare la criptovaluta oggetto della produzione"


Esempio pratico:


Tu noleggi un miner Bitcoin

DBM decide che non è più conveniente minare Bitcoin

Ti cambiano a Kaspa o Litecoin senza il tuo consenso


Art. 17.2:

DBM può modificare unilateralmente:


  • Corrispettivi

  • Commissioni

  • Periodicità di fatturazione

  • Termini e modalità di pagamento

  • Costi di hosting


Preavviso: 30 giorni via email. Se non recedi (ma ricorda: potresti non poterlo fare!), accetti automaticamente.

6. L'opacità dei costi di hosting

Per Kaspa e Litecoin, i costi di hosting vengono "detratti dalla produzione".

Il problema: non c'è trasparenza sui costi effettivi.

Art. 8.2:


"Per KAS e LTC: durante il periodo di erogazione del servizio, detraendo i costi dal risultato della produzione generata dalle rispettive Apparecchiature"


Domande senza risposta:


  • Quanto costa realmente l'hosting al mese?

  • Come viene calcolato?

  • Chi stabilisce se i costi hanno superato la produzione?

  • Quando DBM decide di chiudere il servizio per "costi > produzione", è verificabile?


Risposta: no, devi fidarti.

7. Le percentuali di hashing power "trattenute"

Ecco una cosa che abbiamo notato nei contratti facendo finta di non sapere che i fondi arrivano da revolut…

Art. 5.1:


"In particolare quanto alle apparecchiature dotate di firmware per la produzione della Criptovaluta BTC il servizio ha per oggetto il noleggio di una quota parte pari al 100% della capacità di produzione dell'Hashing Power dell'apparecchiatura"


OK, per Bitcoin è tutto tuo( ma se arriva da revolut cade il castello! niente mining di nessuno!)

"quanto alle apparecchiature dotate di firmware per la produzione della Criptovaluta KAS il servizio ha per oggetto il noleggio di una quota parte pari all'85% della capacità di produzione"


Aspetta, il 15% dove va?


"Quanto alle sole apparecchiature dotate di firmware per la produzione della Criptovaluta LTC il servizio ha per oggetto il noleggio di una quota parte pari all'97% della capacità di produzione"


Il 3% chi se lo prende?


In nessuna parte del contratto viene spiegato cosa succede a queste percentuali trattenute.

È ragionevole supporre che siano guadagni aggiuntivi di DBM, ma la mancanza di trasparenza è preoccupante.

8. Garanzia MIA: operante solo per acquisti diretti

Nel piano compensi c'è un logo "MIA MUTUA" con la scritta:


"GARANZIA OPERANTE ESCLUSIVAMENTE PER GLI ACQUISTI EFFETTUATI PRESSO DBM"


Nessun dettaglio su:


  • Cosa copre esattamente

  • Quali sono i massimali

  • Come si attiva

  • Chi è MIA MUTUA (non risulta tra le compagnie assicurative autorizzate IVASS)


9. Privacy e GDPR: conservazione dati per 10 anni

Allegato 1 - Trattamento Dati Personali, Art. 8:


"Gli Artt.12, 14, 19, 21 delle presenti Condizioni manterranno efficacia nonostante la risoluzione del presente Contratto fino alla scadenza del decimo anno successivo alla cessazione"


DBM conserva i tuoi dati per 10 anni dopo la fine del contratto.

Giustificazione fornita: zero.


Il GDPR prevede la minimizzazione dei dati e la conservazione solo per il tempo strettamente necessario. 10 anni per un contratto di noleggio mining sembrano eccessivi.


Le red flag operative: come funziona davvero


Oltre alle clausole contrattuali, ci sono aspetti operativi che sollevano dubbi.

1. I tempi di attivazione: troppo lunghi


Bitcoin: 20 giorni lavorativi "dalla chiusura del lotto"

Kaspa/Litecoin: 45 giorni lavorativi "dalla chiusura del lotto"


Cosa significa "chiusura del lotto"?

Non è specificato. Potrebbero essere:


  • Quando DBM decide di farlo

  • Quando raggiungono un certo numero di ordini

  • Mai, se continuano ad aprire "nuovi lotti"


Per fare un paragone: quando noleggi vero hash power da aziende legittime, l'attivazione avviene in 2-7 giorni massimo.

45 giorni sono un'eternità nel mining, dove la difficoltà aumenta costantemente e il valore delle criptovalute oscilla.

2. "Potrebbero volerci più di 45 giorni"

Art. 8.1:


"In caso di ritardo, è escluso ogni diritto dell'Utente ad avanzare nei confronti di DBM ITALIA domande di risoluzione contrattuale e/o di risarcimento e/o di indennizzo e/o di rimborso di somme versate."


Traduzione: se ci mettiamo 60 giorni, o 90, o 120, tu non puoi fare nulla.

Puoi recedere solo se:


Il ritardo supera i 15 giorni (oltre i 45 già previsti)

È dovuto a "responsabilità esclusiva" di DBM

Lo comunichi PRIMA che attivino il servizio


Ma come fai a sapere se è colpa loro, se non hai visibilità sull'operazione?


3. Nessuna trasparenza sulle mining farm


Dove sono fisicamente i miner?

Nei contratti si parla genericamente di:


"Spazio Hosting o Data Center"

"Uno dei data center utilizzati e/o gestiti e/o a disposizione del Fornitore"

Località: non specificata


Aziende di mining legittime ti dicono esattamente dove sono i datacenter (Texas, Wyoming, Islanda, ecc.) e spesso forniscono:


  • Tour virtuali

  • Webcam live

  • Report di uptime pubblici

  • Certificazioni energetiche


DBM: zero informazioni.

4. Il Sistema di Monitoraggio: Devi Fidarti

Art. 9.2 lettera f):

"Per quanto concerne l'attestazione di tutte le operazioni effettuate [...] il Cliente prende atto e accetta che faranno fede esclusivamente i LOG del Fornitore."

Aspetta, cosa sono i LOG?


I LOG (o "registri") sono semplicemente i file interni dell'azienda dove vengono registrate le attività. Come un diario aziendale privato, dove DBM annota "oggi hai prodotto X Bitcoin".


Il problema? Sono completamente modificabili e non verificabili dall'esterno.


È come se tu andassi in banca e il direttore ti dicesse: "Il tuo saldo? Non puoi controllarlo, ma ti assicuro che è €10.000. Fidati, c'è scritto nel mio quaderno."


Cosa Significa in Pratica


I LOG di DBM sono l'unica prova di:


  • Quanta potenza di calcolo stai producendo

  • Quanto mining hai generato

  • Quanto ti spetta come pagamento


Non c'è verifica indipendente. Non puoi controllare sulla blockchain se la "produzione" dichiarata corrisponde alla realtà. Devi semplicemente credergli sulla parola.



Art. 6.1 lettera d):


"DBM ITALIA assume la responsabilità di ripristino o sostituzione dell'Hardware ad esclusione del verificarsi delle ipotesi di cui alla previsione di Forza Maggiore."


Art. 6.1 lettera g):


"Qualora si verifichi un evento di Forza Maggiore che influisca sull'adempimento degli obblighi di DBM ITALIA [...] per un periodo superiore a ventiquattro mesi DBM ITALIA si impegna a prorogare la durata del contratto in misura pari al periodo di sospensione del servizio."


Ricapitoliamo:


  • Downtime normale: sì, recuperi i giorni

  • Forza Maggiore sotto 24 mesi: prorogano il contratto

  • Forza Maggiore oltre 24 mesi: DBM può recedere, tu rimani a piedi


Cosa rientra in "Forza Maggiore"? Praticamente tutto:


"qualsiasi atto o evento al di fuori del ragionevole controllo di DBM ITALIA, inclusi, senza limitazione, scioperi, serrate [...] disordini civili, sommosse, invasioni, attacchi terroristici [...] guerra [...] incendi, esplosioni, tempeste, inondazioni, terremoti, cedimenti, epidemie [...] guasto delle reti pubbliche o private di telecomunicazioni o elettriche [...] modifica sostanziale della legge applicabile o modifica dell'autoregolamentazione di settore relativa alle Criptovalute, Mining o servizi associati"


L'ultima parte è geniale: se cambia qualsiasi regolamento sul mining (cosa che succede costantemente), DBM può invocare Forza Maggiore.


L'analisi tecnica: perché (a mio parere) il modello non funziona


Mettiamo da parte i contratti e facciamo due conti sul mining reale.


1. I prezzi di DBM vs il mercato reale


Antminer S21 Pro (top di gamma Bitcoin, 2024):

  • Hash rate: 234 TH/s

  • Consumo: 3,510 kW

  • Prezzo di mercato: ~$3.500 (€3.200)


DBM Kit Legend Bitcoin (presumibilmente "1 macchina intera"):

  • Prezzo: €16.900

  • Hash rate dichiarato: non specificato

  • Consumo: non specificato


Stai pagando 5x il prezzo di mercato per noleggiare (non possedere) un miner per 36 mesi.


In 36 mesi, un Antminer S21 Pro minando Bitcoin, produce circa:

  • ~0,15-0,2 BTC (variabile con difficoltà)

  • Valore attuale: ~€15.000-20.000


Ma devi sottrarre:


  • Costi elettricità: ~€9.000-12.000 (36 mesi a ~$0,08/kWh)

  • Manutenzione: ~€500-1.000


Profitto netto con hardware proprio: €3.500-8.500


Con DBM:

  • Paghi €16.900 subito

  • Non sai quanto minerai (opacità)

  • Non sai quanto ti costerà l'hosting (non specificato)

  • Non possiedi l'hardware alla fine


Il conto non torna.


2. Il problema della difficoltà crescente


Nel mining, c'è una legge ferrea: la difficoltà aumenta sempre.

La difficoltà di mining di Bitcoin è aumentata del:

  • 50% nel 2023

  • 40% nel 2024

  • Proiezione 2025-2027: +30-40%/anno

Significa che lo stesso miner produce sempre meno Bitcoin nel tempo.

Esempio:

  • Anno 1: 0,08 BTC

  • Anno 2: 0,05 BTC

  • Anno 3: 0,03 BTC

Un contratto di 36 mesi è un suicidio economico se i prezzi sono fissati oggi senza meccanismi di adeguamento.

Aziende serie offrono:

  • Contratti 12 mesi max

  • Possibilità di upgrade hardware

  • Clausole di uscita se profittabilità < soglia

DBM: 36-48 mesi vincolanti, nessuna flessibilità.


3. Il silenzio sull'hash rate effettivo


In nessun punto dei contratti DBM dichiara l'hash rate effettivo delle macchine noleggiate.


Sanno solo dire:


  • "Kit Bronze = 1/32 di macchina"

  • "Kit Legend = 1 macchina"

Ma che macchina? Con che hash rate?

  • Antminer S21 Pro: 234 TH/s

  • Antminer S21: 200 TH/s

  • Antminer S19 XP: 140 TH/s

  • Antminer S19: 95 TH/s


La differenza è enorme per i profitti.

DBM non lo dice. Devi fidarti.



Conclusione Personale


Quando ho iniziato questa analisi, speravo sinceramente di trovare un'azienda italiana seria nel settore del mining. Sai quanto sarebbe bello poter dire "finalmente qualcuno fa le cose per bene"?


Invece ho trovato un sistema che mi ha deluso profondamente.


Non perché sia complicato o difficile da capire. Ma perché è inutilmente opaco quando potrebbe essere trasparente. Perché usa clausole aggressive quando potrebbe costruire fiducia. Perché nasconde informazioni quando il mondo crypto si fonda proprio sulla verificabilità?

La cosa che mi ha colpito di più? L'analisi on-chain...


Guarda, io faccio questo lavoro da anni. Ho analizzato centinaia di transazioni, ho tracciato flussi di Bitcoin per casi di ogni tipo. E quando vedo pagamenti che dovrebbero provenire dal mining ma invece arrivano da Revolut... beh, non lo posso ignorare.


Non è un'opinione. Non è una sensazione. È un dato di fatto verificabile da chiunque abbia 10 minuti e un block explorer.


E questa discrepanza tra ciò che viene dichiarato e ciò che la blockchain mostra è il motivo per cui ho scritto questo articolo.


La Mia Speranza

Spero sinceramente di sbagliarmi.

Spero che DBM legga questo articolo e risponda pubblicamente con:


Prove del mining reale (indirizzi delle pool, datacenter documentati)



Sarei la prima a pubblicare una rettifica se mi dimostrassero che la mia analisi è sbagliata.


Ma fino a quel momento, la blockchain dice una cosa chiara: quei Bitcoin non vengono dal mining.


E finché questa discrepanza non verrà chiarita, il mio consiglio rimane lo stesso: stai alla larga.


Vuoi imparare veramente cosa sia bitcoin? Guarda il nostro corso gratuito,




Silvia Nello


mining bitcoin DBM

Ceo di International Crypto Academy

 
 
 

Commenti


bottom of page