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Lyoness-MyWorld: ecco come è andata a finire


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Quante volte abbiamo sentito nominare Lyoness, poi diventata Lyconet e infine myWorld. Cashback, viaggi, shopping intelligente, opportunità di business… eppure oggi siamo arrivati al capolinea: myWorld ha dichiarato fallimento in Austria nell’agosto 2025.


I numeri parlano chiaro: oltre 22 milioni di debiti, 50 milioni di tasse arretrate e appena 15 milioni di attivi. Alla fine il castello è crollato, e con lui le speranze di migliaia di persone che avevano creduto in questo modello.


Il bello e il brutto del network marketing


Lo dico da persona che ha fatto per anni network marketing: questo settore può darti tanto, ma può anche toglierti tanto.Ho conosciuto realtà sane, basate su prodotti e servizi concreti, e altre che puntavano tutto su marketing scintillante e promesse di guadagni facili.


Il problema? Troppa gente si fida delle parole e dei lustrini, si lascia abbagliare dai conti correnti dei leader o dai viaggi esclusivi mostrati sui social, senza fermarsi a leggere le carte.


Dove sta scritto tutto (ma nessuno legge)


C’è una cosa che ripeto sempre: i termini e condizioni dicono tutto.Dentro quei documenti c’è già scritto nero su bianco come funziona il sistema, quali sono i vincoli, e anche dove rischi di rimetterci.Il problema è che pochissimi si prendono il tempo di leggerli.


Quindi non è solo colpa dell’azienda se poi ci si ritrova spiazzati: è anche responsabilità nostra imparare a fare le ricerche, a informarci e a non credere ciecamente alle parole di chi ci promette la luna.


Cosa ci insegna il caso myWorld


  1. Un rebranding non cambia la sostanza: tre nomi diversi, la stessa struttura.

  2. I soldi veri li fanno sempre in pochi: e di solito non sono quelli che entrano per ultimi.

  3. Studiare e informarsi è l’unico antidoto: leggere i documenti, analizzare i numeri, farsi domande scomode.


Cosa fare?


Il crollo di Lyoness-myWorld non è solo la fine di un’azienda: è l’ennesima lezione per tutti.Non bisogna fermarsi alle belle parole, ai video motivazionali o agli esempi di “leader di successo” che mostrano solo il lato scintillante della medaglia.


La prossima volta che vi propongono un progetto, leggete tutto, fate ricerche e non delegate ad altri la vostra consapevolezza.


E se qualcuno che legge questo articolo è stato coinvolto direttamente o vuole capire come muoversi dal punto di vista pratico e legale, può rivolgersi a Il Gatto e la Volpe nel Web, un’associazione che da anni supporta i consumatori online e aiuta chi si trova in situazioni di questo tipo. https://www.ilgattoelavolpenelweb.it/ di che ti mandiamo noi!

 
 
 

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